Il territorio

Foto: Florideo D'Ignazio

Comune di Cellino Attanasio
Codice Istat: 67015 - Codice Catastale: C449 - Prefisso: 0861
Cap: 64036 - Abitanti: 2.511 (2020) - Altitudine: 443 m s.l.m.

Frazioni
Faiete, Scorrano (comune autonomo fino al 1811)

Contrade
Artemisio, Ciafette, Feudi, Luciani, Mammine, Matani, Minghetti, Monteverde, Petrilli, San Clemente, San Martino, San Pietro, Stampalone, Valviano (appartenente a Scorrano fino al 1811)

Informazioni sul territorio dal web
Abruzzoweb.it   Abruzzturismo.it   Abruzzocitta.it
Valledelleabazie.it  Beni Culturali
Associazione ITACA   Assoitaca Facebook
The Habitual Tourist   Movingteramo.it   Wikipedia

Cartografia
Google Maps

Video: Guido Castelli

Cellino: luoghi, persone e cultura

Cellino Attanasio (Teramo) sorge su un rilievo roccioso posto tra le valli del fiume Vomano e del torrente Piomba. Il comune ha fatto parte fino al 2008 della Comunità montana del Vomano, Fino e Piomba, oggi Unione dei Comuni Colline del Medio Vomano. 

Denominato solo Cellino fino all’unità d’Italia, conserva testimonianze di frequentazione a partire dall'età del bronzo. In età romana è documentata la presenza di un vicus e di ville rustiche in diverse località del territorio. 

Cellino è menzionato in documenti del XII secolo. Feudo degli Acquaviva dal Trecento, rimase sotto questo casato fino al XVIII secolo. Vi sorgeva un castello degli Acquaviva del quale restano alcune vestigia. Il centro storico conserva l'impostazione medievale. Dell'epoca medievale si sono conservati pressoché intatti un lungo tratto della cinta muraria e due torrioni a pianta circolare. Facevano parte di una cinta dotata in origine di nove torrioni intermedi e angolari. Sono tuttora visibili le tracce di una precedente fortificazione dotata di mura scarpate e torrette di rinforzo. 

La chiesa parrocchiale di Santa Maria la Nova conserva un portale del 1424, opera di Matteo De Caprio. All’interno della chiesa sono presenti un altare barocco, un tabernacolo ligneo del Quattrocento ed una colonna per cero pasquale con capitello databile al 1383.  Un monumento funebre di stile rinascimentale posto nel coro, dietro l’altare maggiore, è dedicato a Giovanni Battista Acquaviva, morto a soli 14 anni nel 1496. L’organo a canne è opera settecentesca dei Fratelli D’Onofrio. 

Molto interessanti sono anche l’ex-chiesa di Santo Spirito, la chiesa di San Francesco, parte di un antico convento di cui si conserva il chiostro, e le chiese dei Santi Biagio e Nicola e di Santa Maria di Musano, dove si conserva una statua lignea di Madonna con Bambino risalente alla fine del Seicento. 

Nelle frazioni si possono ammirare i resti di alcuni antichi fontanili: la quattrocentesca fonte Cisterna la settecentesca fonte Luccio. Di fattura recente, in omaggio agli Acquaviva, il mascherone in legno scolpito con il volto di Giosia Acquaviva, opera dell'artista Klaus Richter.

Tesori d'arte

Iscrizioni antiche

Edifici storici

Preziosità da vedere

Cellinesi

Curiosità