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La musica abruzzese

L'antidoto più efficace contro l'ansia e lo stress

La musica ha sempre avuto un ruolo centrale nelle tradizioni abruzzesi.
Così ne scrive Irma Di Benedetto, giovane musicista abruzzese vincitrice di numerosi concorsi musicali con questo strumento.

"L’organetto abruzzese, grazie al suo suono brillante e schietto, trasmette a chi lo ascolta gioia e aria di festa. Nel secolo passato era considerato un simbolo del folklore regionale e della cultura contadina. Ad ogni festa nei campi o in paese esso risuonava armonioso e le genti si liberavano, dopo una vendemmia o una mietitura, nel caratteristico Saltarello"

La musicista abruzzese Irma Di Benedetto suona per gli ospiti nel giorno del suo matrimonio


L'organetto abruzzese: "lu du botte"

Il vero protagonista della musica abruzzese è l'organetto chiamato "lu du botte", denominazione che (forse) sta ad indicare la presenza di due sole voci di basso (tasti per la mano sinistra). Ciascuno dei due tasti produce due diversi toni, uno in chiusura e uno in apertura del mantice. I tasti della mano destra sono accordati secondo la scala diatonica di sol maggiore e comprendono nove voci e tre "vocette". Anche questi tasti producono due toni diversi in chiusura e in apertura del mantice

L'Eco tra i Torrioni
La Cumpagnia Candande

In questo video il gruppo folkloristico cellinese si esibisce con strumenti, musiche e abiti tradizionali a Plzen (Pilsen) nella Repubblica Ceca.
Andrea Valeriani, Vincenzo Cori e Giuseppe Di Giovannantonio suonano l'organetto.
Damiano Modesti e Davide Matani il tamburello.
Vittorio de Febis e Armando Guardiani la chitarra. Francesco Cori e Federico Del Papa le percussioni.
Francesco Guardiani suona la fisarmonica.
Tutti i componenti del gruppo cantano, interpretando le diverse parti musicali. Ma la voce che si impone sulle altre per potenza e timbro è quella di Damiano Modesti